30 Maggio 2023

Mostra a Venezia “Fils Rouges”

Venezia 6 maggio 2023

Sento i colori e vedo le linee:

linee e forme architettoniche appartengono al mondo razionale da cui provengo, ma sottendono anche simboli e numeri magici; coi colori esprimo la mia energia vitale e le emozioni.

Quando fotografo ritraggo ciò che ricordo, ovvero che, etimologicamente, richiamo al cuore.  A volte sono dipinti, a volte immagini filosofiche.

Amo i paesaggi, con particolari che in alcuni casi metto a fuoco, in altri meno.

Mi sento figlia del colorismo veneto nella rappresentazione della pittura del Cinquecento, tra Bellini e Cima da Conegliano, e dell’amore per il Paesaggio in versi, espressa dal poeta pievigino del 900 Andrea Zanzotto.

Non so se le mie siano tecnicamente belle foto: sono più interessata a cosa inquadrare che a come farlo.

Ho tuttavia stampato le immagini su supporto che prima ho dipinto a mano, per lasciare la mia impronta in questa prima mostra dal titolo che richiama il mio nome.

Condivido quello che diceva Man Ray: é lo studio della pittura che mi ha portato alla fotografia, perché volevo riprodurre i miei quadri.

Non mi piace definirmi artista o fotografa, né penso di fare arte mentre scatto.

Mi sembra piuttosto di prendere appunti: la fotografia é per me uno strumento di annotazione mentale, il mio occhio della mente.

Sono felice di riportare i colori alla loro sede naturale, della Bellezza e della libera espressione artistica, dopo un periodo strano in cui sono stati collegati solo alla paura, tra red zone e green pass.

Mi é piaciuta l’idea di farlo in un ambiente della vita quotidiana: per me l’arte dovrebbe abbellire i locali in cui si lavora e si trascorre il tempo, perché é grazie alla contaminazione e all’influsso inconscio che il Bello espande la sua forza benefica.

Dedico questa mostra ai giovani, cui vorrei trasmettere i colori dell’amore e della fiducia.

Rossella Tramet,

avvocato atipico